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Incomprensioni e frustrazioni: è giusto separarsi

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Salve sono una ragazza di 30 anni sposata da 3 con un ragazzo di 29 e abbiamo una figlia di 5 anni. tra noi non è mai stato tutto liscio, ma anno dopo anno è peggiorato e abbiamo incontrato tante difficoltà anche carratteriali , tanto che mi sono ritrovata trascurata, delusa, mi sento vecchia e morta come donna. Nel 2012 abbiamo passato anche 3 mesi separati, alla riconciliazione speravo le cose migliorassero, ma così non fu e allora persi ultime speranze… continuo a pensare al divorzio ma la paura della scelta sbagliata e delle difficoltà alle quali andrò contro mi bloccano. Oltrettutto mi blocca il pensiero alla bambina. Penso anche che in nessuna famiglia è tutto rose e fiori e se dovessi risposarmi non è detto che non vivrei la stessa situazione, ma mi domando se per questo è giusto seppelirsi vivi consapevolmente. Non so come fare e come andareavanti, ho perso il sorriso e la voglia di vivere, non voglio uscire o stare con gli altri… litighiamo ad ogni parola, lui è insofferente nei miei confronti, non facciamo più sesso e le volte che lo facciamo a volte va a finire male (lato suo), cosa che mi fa pensare che nemmeno in quel senso gli interesso più… è dura,come devo fare?
grazie…
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Lei nella sua richiesta di consulenza ha già formulato anche la risposta. Se lei ritiene di avere già esperito i tentativi di recupero della relazione inutilmente non può che prendere atto della fine. Di fronte alla certezza di essere ’seppelliti vivi’ separandosi si concede la possibilità di continuare a vivere. La sua paura di ritrovare in una successiva relazione le stesse
problematiche di quella attuale è tipica della fase di separazione ma bisogna comunque osare.
Saluti


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